Fu un….Perfect day

Fu tutto perfetto!!! Come posso dimenticare…

Ho fame dalla tua bocca

Ho fame della tua bocca, della tua voce, del tuoi capelli
e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,
non mi sostiene il pane, l’alba mi sconvolge,
cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.

Sono affamato del tuo riso che scorre,
delle tue mani color di furioso granaio,
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.

Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
il naso sovrano dell’aitante volto,
voglio mangiare l’ombra fugace delle tue ciglia

e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo,
cercandoti, cercando il tuo cuore caldo
come un puma nella solitudine di Quitratúe.

P. Neruda

 

Se tu mi dimentichi….


Voglio che tu sappia
Una cosa.
Tu sai com’è questa cosa:
se guardo
la luna di cristallo, il ramo rosso
del lento autunno alla mia finestra,
se tocco
vicino al fuoco
l’impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se cio’ che esiste
aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m’attendono.

Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d’amarti poco a poco.
“ Se d’improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
chè già ti avrò dimenticata “

Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
Che passa per la mia vita
e ti decidi
a lasciarmi sulla riva
del cuore in cui ho le radici,
pensa
che in quel giorno,
in quell’ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.

Ma
se ogni giorno,
ogni ora
senti che a me sei destinata
con dolcezza implacabile.
Se ogni giorno sale
alle tue labbra un fiore a cercarmi,
ahi, amor mio, ahi mia,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore, amata,
e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia
senza uscire dalle mie. 

Pablo Neruda

Adoro Neruda… c’è sempre qualcosa che ti rimette in pace con il mondo nelle sue parole… e forse sto imparando  che anche il dolore è un sentimento da esplorare… non solo da rifiutare.

Sedici-dieci

DUE AMANTI FELICI

 

Due amanti felici fanno un solo pane,

una sola goccia di luna nell’erba,

lascian camminando due ombre che s’unisco,

lasciano un solo sole vuoto in un letto.

Di tutte le verità scelsero il giorno:

non s’uccisero con fili, ma con un aroma

e non spezzarono la pace né le parole.

E’ la felicità una torre trasparente.

L’aria, il vino vanno coi due amanti,

gli regala la notte i suoi petali felici,

hanno diritto a tutti i garofani.

Due amanti felici non hanno fine né morte,

nascono e muoiono più volte vivendo,

hanno l’eternità della natura.

Pablo Neruda.

Ode al suo aroma

Mia dolce, di che profumi, di Quale frutto,

Quale di Stella, di Foglia Quale?

Vicino alla tua piccola ORECCHIA

o sulla tua fronte mi chino, inchiodo

Il naso tra i capelli e il sorriso

cercando, Conoscendo l’origine del tuo aroma:

è dolce, ma non è fiore, non è la pugnalata

del garofano penetrante

o impetuoso aroma di violenti

gelsomini, è qualcosa, è terra, è

aria, legna o mele, odore

della luce sulla pelle, aroma della foglia

dell’albero della vita con polvere di strada

e freschezza di ombra mattutina

Nelle radici, odore di pietra e fiume, ma

Tiepido più Simile a una pesca, al

pulsare segreto del sangue,

odore di casa pulita e di cascata,

fragranza di colomba e chioma,

aroma della mia mano Che ha percorso la luna del tuo corpo,

Le stelle della tua pelle stellata, l’oro, il grano, il pane del tuo contatto, e lì,

Nella longitudine della tua luce folle,

Nella coppa Nella tua circonferenza di giara,,

negli occhi dei tuoi seni, tra le tue grandi palpebre

E la tua bocca di schiuma,

in tutto lascio, lascio la mia mano odore d’inchiostro

E selva, sangue e frutti perduti, fragranza

di pianeti dimenticati, di carte vegetali puri, lì

Il mio stesso corpo Immerso Nella freschezza del tuo amore,

Amata, come in una sorgente o nel suono di un Campani le

lassù tra l’odore dei cielo e il volo degli ultimi uccelli,

amore, odore, parola della tua pelle,

della lingua nella notte della tua notte,

del giorno nel tuo sguardo.

Dal tuo cuore il tuo profumo vendita

Dalla terra come la luce fino alla cima del ciliegio:

Nella tua pelle io trattengo il tuo battito

E ASPIRO l’onda di luce che sale,

la frutta immersa Nella sua fragranza,

La Notte Che respiri, il sangue Che percorre la tua bellezza

fino ad arrivare al bacio che mi aspetta sulla tua bocca.

Pablo Neruda.