29 novembre ’93

Era una giornata freddissima…veramente gelida…. lo ricordo benissimo…

Era il giorno che il mio bimbo aveva scelto per affacciarsi alla vita…

Un vortice di emozioni: paura mista a gioia, ansia e dolcezza, inquietudine e gioia…

 e poi ….felicità pura.

 Alle 9 .03 eccolo …. Un esserino meraviglioso, la perfezione fatta persona…. Lo guardavo e  sentivo di

non aver mai visto nulla di più bello, il suo respiro era per me la musica più bella…

La sensazione che da quel momento nulla avrebbe avuto il sopravvento su di lui ed i suoi bisogni….

Se socchiudo gli occhi, ho l’impressione di riaverlo  qui tra le mie braccia… mentre succhia avidamente

al mio seno….  Invece sono passati sedici anni…

Ora mi guarda dall’alto del suo metro e ottantasette… a momenti con una complicità infinita, a volte con

quell’atteggiamento di sfida che è tipico della sua età….

E’ una scoperta continua….. di una persona speciale… che mi sorprende in incessantemente con la sua

Intelligenza acuta, la sua poliedricità,  l’opera perfetta di una madre così ordinaria….

Auguri Matteo!

ti dedico: Mio cucciolo d’uomo E. Finardi

RU486… libere di scegliere

Perchè a decidere della vita e delle scelte delle donne ci devono sempre essere stuoli di moralisti, quasi sempre maschi, il più delle volte sessualmente frustrati  che non potranno mai comprendere i sentimenti  e le ragioni che portano ad una scelta simile!

La pillola abortiva, segno di civiltà e di rispetto per la donna, diverrà l’ennesimo moneta di scambio per salvare il governo da una fine annunciata?

E’ ingiusto e barbaro costringere le donne a sottoporsi a sofferenze gratuite in nome di un presuntuoso moralismo!

Le donne del ventunesimo secolo hanno il diritto di scegliere  se diventare mamme o meno … ed hanno il diritto di farlo in perfetta autonomia e nella più assoluta tutela!

Ascolto: PICCOLA STORIA IGNOBILE di Guccini

Il mio BLOG… la mia casa…

home sweet homePenso che creare  un blog sia  un po’ come metter su casa…. Una casa da single, una casa solo per te…

dove scegliere tutti gli elementi in assoluta autonomia e libertà…

Questo luogo dinventa il tuo spazio, un tuo rifugio segreto, il posto dove puoi essere quella che “sei” e non quella che “devi essere”.

Così , comincia a progettare, ti lasci conquistare dall’architettura di queste nuove stanze scegliendo il tema che più ti aggrada, poi modifichi , personalizzi,  vari il colore degli ambianti, i quadri alle pareti… la musica che vuoi avere in sottofondo…  gli arredi ed i gadget che dissemini qua e là …

per riconoscerti nel progetto che hai realizzato…

Invece… al primo “complemese” mi ritrovo in una sorta di “sancta sanctorum” della depressione anaclitica…

Vero è che stato un periodaccio… e non è neppure finito…  ma guardare la vita con il sorriso sulle labbra aiuta…. Quindi  è tempo di cambiare atteggiamento…

Pronti…. Via!!! ”

in sottofondo… I Feel the Earth Move Carole King

Inverno…

Inverno

Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo.

Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un’altra estate.

Anche la luce sembra morire
nell’ombra incerta di un divenire
dove anche l’alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera.

Ma tu che vai, ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l’amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino.

La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l’inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un’alba antica.

Ma tu che stai, perché rimani?
Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti 

 

13-11

“… Fa piaga nel Tuo cuore  la somma del dolore
Che va spargendo sulla terra l’uomo;
il Tuo cuore è la sede appassionata
dell’amore non vano…”

G. Ungaretti

La spada di Damocle

Avendo egli detto che lo desiderava, Dioniso comandò che l’uomo fosse posto su un letto d’oro,

con uno strato bellissimo di una coperta tessuta, ornato di magnifiche ricchezze ,

e ornò le molte tavolette di oro e di argento cesellato.

Quindi comandò che i servi scelti restassero alla mensa

e li servissero diligentemente quando intuivano il cenno del suo capo.

C’erano unguenti, corone; erano bruciati odori,

le mense erano preparati con squisitissime pietanze.

 Damocle si riteneva fortunato.

Dioniso comandò che nel mezzo della tavolata fosse appesa una spada lucente

attaccata con un crine di cavallo al soffitto,

 affichè sovrastasse le cervici di quel beato.

Cicerone

La pazienza…

“La pazienza è amara, ma il suo frutto è dolcissimo”.

L’ho letto qualche giorno fa sul magazine “Io donna” mi è sembrata un motto da non lasciar cadere nel vuoto…. Tenterò di farne tesoro…

You’re The Best Thing

You’re The Best Thing 

I could be discontent and chase the rainbows end
I might win much more but lose all that is mine
I could be a lot but I know I’m not
I’m content just with the riches that you bring


I might shoot to win and commit the sin
Of wanting more than I’ve already got
I could runaway but I’d rather stay
In the warmth of your smile lighting up my day
(the one that makes me say, heh)

‘Cause you’re the best thing that ever happened to me or my world
You’re the best thing that ever happened – so don’t go away

I might be a king and steal my peoples things
But I don’t go for that power crazy way
All that I could rule but I don’t check for fools
All that I need is to be left to live my way
(say listen what I say)

I could chase around for nothing to be found
But why look for something that is never there
I may get it wrong sometimes but I’ll come back in style
For I realise your love means more than anything
(the song you make me sing – yeah)

 

Perché sei la più bella cosa
che mai mi é capitata nel mio mondo
Tu sei la miglior cosa che mai mi é accaduta
perciò non andartene.

Ricordando…. Alda

La carne e il sospiro

Io sono la tua carne

la carne eletta del dal  tuo spirito.

Non potrai mai visitarmi nel giorno

prima che il puro lavacro del sogno

mi abbi incenerita

per restituirmi a te in pagine di poesia,

in sospiri di lunga attesa.

Temo per il mio dolore,

come la se tua dolcezza

potesse farlo morire

e privarmi così di quel paesaggio misterioso

che  sono i ricordi.

Sono piena di riti

e della logica dei ricordi

che viene dopo, quando si affaccia alla mia vita

il rendiconto della verità giornaliera,

il sogno affogato nell’acqua.

Sono misteriosa come tutti,

ogni mio movimento è un miracolo

e tu lo sai,

ma il grande passo

che io possa fare è quello di venire da te

(un viaggio infinito senza ritorno,

forse un viaggio che mi porterebbe a morire

perchè io sono il canto e la lunga strada).

Il canto muore, va a morire

nelle viscere della terra

perchè io sono la misura

del tuo grande spettacolo di uomo;

sono lo spettatore vivo

delle tue rimebranze ma anche l’insetto,

l’animale che sogna e che divora.

Prima della poesia viene la pace,

un luogo sempiterno e pieno

sopra il quale non passa nulla,

neanche un veliero;

prima della poesia veine la morte,

qualche cosa che balza e rimbalza

sopra le acque, il lungo cammino

di una folla di genio e di malizia

che porta lontano,

ma io e te siamo soli

come se fossimo stati creati

primi e per la prima volta;

io e te siamo riemersi dal fango della folla

e giornalmente tentiamo di rimanere soli

in questa risma di carte

che è il grande spettacolo dei vivi.

Io e te siamo esangui,

senza voglia di finire questo incantesimo.

Incolori e indomiti, siamo soli

nel limbo del nostro piacere

perchè  io e te

siamo pieni di amore carnale,

io e te.

Alda Merini ( a Sergio Bagnoli)